Nutrire l’Olivo: il nuovo progetto di EuroChem

Sebbene sia da molti considerata una pianta rustica e frugale nei fabbisogni di elementi minerali, l’olivo è una specie in grado di valorizzare con elevata efficienza gli apporti di fertilizzanti ed acqua, a dimostrarlo sono sia numerose ricerche condotte nelle regioni olivicole del Mediterraneo, sia i risultati produttivi e qualitativi degli oliveti intensivi,dove le alte rese a ettaro di olio sono fortemente legate agli input agronomici.

Fertilizzare le orticole: serve affidabilità

«Nella zona che seguo ormai l’80% degli agricoltori sono imprenditori veri e propri, sanno bene quanto sia importante portare sul mercato dei prodotti orticoli di qualità migliore possibile e la fertilizzazione viene eseguita in modo corretto, prestando attenzione sia all’efficienza agronomica, sia alla sostenibilità ambientale». La zona di cui parla Daniele Fortunato, tecnico di Spazio Verde srl, è la Piana del Sele, che conta circa 8.000 ettari di colture orticole.

I vantaggi sulle orticole dei concimi a lenta cessione

L’utilizzo dei concimi azotati a lento rilascio in orticoltura presenta una serie di vantaggi rispetto all’utilizzo dei concimi azotati a pronto effetto dal punto di vista ambientale, agronomico e produttivo. L’utilizzo di concimi azotati a lento rilascio determina una riduzione del quantitativo di azoto da somministrare alle colture, in quanto viene minimizzata la perdita per lisciviazione di questo elemento, oltre a determinare una riduzione del numero degli interventi di concimazione.

Il fosforo in presemina? È importante, ma è con l’azoto Entec® che si vede la differenza

L’Entec® 25+15 di EuroChem, con l’originale 3,4 Dimetilpirazolofosfato, è l’unico concime NP che, somministrato in presemina, riesce a mantenere una quota di azoto disponibile in prossimità delle piante fino a 10-12 settimane (tre mesi), anche nei mesi autunnali. Rallentando quindi la trasformazione dell’azoto ammoniacale in azoto nitrico, il DMPP gioca quindi un ruolo fondamentale: consente alle piante di avere a disposizione azoto fin da quando ne hanno realmente bisogno (accestimento e induzione fiorale). In questo modo la prima concimazione azotata, se le condizioni climatiche non lo permettono, può anche essere effettuata più avanti e comunque i risultati produttivi e qualitativi saranno straordinari.

Il vero segreto dei Nitrophoska: il metodo Odda? Non solo…

I risultati agronomici straordinari conseguiti in tutti questi anni e le loro caratteristiche chimico fisiche in termini di qualità e affidabilità, li rendono ancora oggi i fertilizzanti complessi NPK più utilizzati e soprattutto più invidiati dall’intero panorama dei fertilizzanti presenti in commercio.